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Gheddafi invita 100 hostess e fa lezione

Gheddafi suggerisce di Roma "convertirsi all'Islam"

16 novembre 2009, Corriere della Sera   

Alle ospiti 60 euro di diaria e una copia del Corano in regalo. «Gesù non fu crocifisso, un sosia al posto suo»

 

ROMA - I pulmini della so­cietà «Hostessweb» arrivano in fila indiana in via Cortina d'Am­pezzo e si fermano a qualche de­cina di metri dalla blindatissima villa. Scendono ragazze, tante ra­gazze. Con spolverini di cache­mire , tailleur. Nessuna in mini­gonna. Tacchi alti sì, ma niente scollature. Sono tutte lì per il Co­lonnello. Pensano di andare a una «serata di gala», ma non sanno che le aspetta una lezione di Islam nella quale si sentiran­no dire: «Ma lo sapete che al po­sto di Gesù hanno crocifisso uno che gli somigliava?». Ad accoglierle davanti alla re­sidenza dell'ambasciata c'è uno schieramento di libici con il tur­bante bianco e adesso loro, un po' intimidite, si sottopongono alle misure di sicurezza: passa­no attraverso il metal detector, si scambiano occhiate di auto­rassicurazione e poi via, entrano nella sontuosa sala con divani bianchi e rossi disposti a ferro di cavallo. Gheddafi atto secondo.

 

Dopo la visita-choc dello scorso giugno a Roma, quando fece andare su tutte le furie il presidente Fini che visto il ritardo di due ore annullò l'incontro nell'aula di Montecitorio, ieri sera è andata in scena un'altra delle «strava­ganze» del Colonnello. In gran segreto, alla vigilia del vertice Fao sulla fame nel mondo, il raís ha lanciato una specie di concorso attraverso una società di pubbliche relazioni. «Cercan­si 500 ragazze piacevoli, tra i 18 e i 35 anni, alte almeno un me­tro e 70, ben vestite ma, rigoro­samente, non in minigonna o scollate», è stato il messaggio dell'agenzia, che ha offerto ad ognuna un «gettone» di 60 eu­ro. Per fare cosa? «L'obiettivo è avere alcuni scambi di opinione e donare omaggi libici», chiari­va la «lettera d'ingaggio». Però, stavolta, qualcuno l'ha pensata fina. È una giornalista dell' Ansa , Paola Lo Mele, che ha risposto alla «chiamata» e si è finta hostess. Adesso c'è anche lei a varcare la soglia della villa, mentre un addetto alla vigilanza a chi chiede informazioni ri­sponde serafico: «Niente di inte­ressante, solo un congresso me­dico...». Dentro, intanto, Gheddafi sa­le in cattedra. E, a differenza di quanto si aspettavano le oltre 100 invitate a questa prima sera­ta, l'incontro prende una piega seria, per qualcuna addirittura noiosa.

 

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