Al Segretario Generale Kofi Annan - Nazioni Unite
Fax (272) 963-7055
Oggetto: Il vostro ruolo storico nel conflitto Arabo-Israeliano e l'assassinio di Tali Hatueli
Le Nazioni Unite e Lei, come Segretario Generale, potreste giocare un ruolo rilevante per la risoluzione del conflitto arabo-israeliano, portando la pace più vicina a milioni di persone e essendo ricordati per sempre.
Uno degli ostacoli è la bassa credibilità che le Nazioni Unite hanno a proposito di questo conflitto. La maggioranza degli israeliani oggi non ritiene infatti le Nazioni Unite un mediatore imparziale. E' difficile immaginare come e quando potrà ritornare la fiducia nei confronti delle Nazioni Unite, dopo decenni in cui un terzo delle risoluzioni sono state esclusivamente di biasimo verso Israele, dopo che l'ignobile e fascista conferenza di Durban è avvenuta sotto gli auspici dell'Onu. Credo che l'Onu debba prendere delle misure per correggere questo sbilanciamento in modo da riguadagnare il ruolo di mediatore imparziale che gli compete.
Per ancora un' assoluta maggioranza, da me stimata,il 90% degli israeliani non percepisce nemmeno Lei, Sua Eccellenza, come potenziale equo mediatore. Ha deluso persino chi come me vuole credere in Lei, quando eventi di inimmaginabile crudeltà, come l'assassinio intenzionale di quattro bambine e della loro madre Tali Hatueli e la successiva indicazione degli autori della strage da parte di Yasser Arafat come " i migliori figli della nostra nazione", non sono state sufficienti per far scaturire una Sua sentita condanna.
Sicuramente Lei sa che i suoi ben ragionati suggerimenti a Israele, di continuare il negoziato con i palestinesi persino con quelli di Hamas piuttosto che prevenirne militarmente gli attacchi terroristici, sono estremamente rischiosi per Israele. Immagini quanto sia difficile contemplare un qualsiasi accordo con i perpetratori di simili atti, diretti verso l'annientamento dello Stato d'Israele.
Pertanto almeno Lei, Sua Eccellenza, il mediatore atteso, dovrebbe pare di più affinché il popolo d'Israele possa guardare verso di Lei con un la piccola speranza di vederla un giorno come mediatore imparziale di questo mortale conflitto. La dura condanna dell'omicidio di Yassin, il sanguinario leader di Hamas, organizzazione fuori legge persino in Giordania, e la flebile condanna dei palestinesi per l'uccisione deliberata di una madre e delle sue quattro figlie, non sono sicuramente quelle misure di riequilibrio che ci aspetteremmo da Lei...
Speriamo un giorno possano esserci.
Cordialmente
Gianfranco Casini
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